02 novembre 2017

Mi Strucco Subito Challenge

Struccarsi è fondamentale, FONDAMENTALE. Rimuovere trucco, impurità e residui vari alla fine di ogni giornata è la cosa migliore che possiate fare alla vostra pelle per mantenerla in buona salute. 


Struccarsi però può essere anche una palla, una palla direttamente proporzionale al sonno che si ha. 


Per questo, rimandare lo struccaggio agli ultimi istanti prima di crollare (se non strettamente necessario) si dimostra non solo poco furbo, ma anche doppiamente rischioso! Primo, perché per la fretta e la stanchezza rischiamo di essere poco accurate e quindi di non rimuovere tutto-TUTTO (argh); secondo, perché rischiamo che la nostra bellissima skincare di seguito applicata vada a beneficiare soprattutto il...cuscino!!! E sì, perché per assicurarsi il corretto assorbimento dei prodotti successivi, sarebbe meglio attendere un certo lasso di tempo - da calibrare in base al tipo di pelle e al tipo di prodotti scelti - prima di sprofondare tra le coperte. Personalmente, anche se non sempre ci riesco, cerco di aspettare tra i 30 e i 60 minuti.

Fin qui tutto bene, ma veniamo al sodo. Struccarsi è di per sé fondamentale, ma non sarebbe ancora meglio riuscire a farlo diligentemente non appena arrivate/i a casa, in modo da abbattere ulteriormente i tempi di permanenza dei residui e delle impurità (potenzialmente comedogene) sulla nostra pelle? 
Non so voi, ma per me è stranamente difficile perseguire questo intento dal momento che sono una di quelle che, se quel giorno è uscita, tende a rimanere vestita e truccata fino a sera (per la serie: "non si sa mai!").   
Dunque, in soldoni, questa #mistruccosubitochallenge è prima di tutto una sfida con me stessa, ma invito chiunque lo desideri a unirsi a me! 
  • Oggetto della sfida: banalmente struccarsi poco dopo essere rientrate/i o comunque evitare di  ridursi all'ultimo minuto.
  • Obiettivo: oltre a cercare di rendere il momento di struccaggio più accurato e verosimilmente più piacevole e meno assonnato, provare a vedere se la pelle ne trae qualche giovamento. 
    Nel mio caso vorrei veder diminuire le imperfezioni sottocutanee (che però sono proprio una mia caratteristica) ed aumentare la compattezza della grana.

Un'ultima cosa interessante potrebbe essere quella di condividere cosa state utilizzando specificamente per struccarvi. Io, ad esempio, da mesi uso con grande soddisfazione la combo di prodotti protagonista del mio post sulla Cleansing Routine senza...schiuma! - e che potete recuperare qui. Quando invece sento un maggior bisogno di nutrimento vado di Pure Clean di Latte & Luna, un prodotto molto noto sul web e che possiedo da tempo, ma che solo oggi fa la prima - fugace - apparizione sul blog (vorreste saperne di più?!).

In conclusione, la sfida inizia ufficialmente oggi e termina tra un mese esatto, un periodo spero congruo per scorgere eventuali benefici. Provvederò comunque a tenervi aggiornati. 

Che ne pensate di questa "sfida"? 
Anche per voi è così traumatico struccarvi? 
In realtà per me sarebbe un momento anche piuttosto rilassante, se però non arriva troppo tardi. In quei casi diventa solo più lento e faticoso e da qui l'idea! 

19 ottobre 2017

[REVIEW] Cremagel viso alla Malva - Biofficina Toscana

Se lo scorso post (qui) nasceva dall'esigenza di "aggiustare" la skincare estiva in vista dell'autunno, è anche merito di questo prodotto. La crema viso di cui parleremo oggi non solo mi ha accompagnata lungo i torridi mesi estivi, ma è anche quella da cui stento a separarmi nonostante l'inesorabile avanzare delle stagioni fredde.

Cremagel viso alla Malva - Biofficina Toscana | 50 ml x 17,60
La cremagel viso alla malva di Biofficina Toscana, insieme all'intero kit Rituali di Bellezzaha fatto parte delle proposte del brand per l'estate 2017. L'idea è quella di un'emulsione fresca e leggera, appunto a metà tra una crema e un gel, indicata per i periodi - come quello estivo - in cui la pelle suda, si unge facilmente, ma ha comunque bisogno di essere ben idratata. 
Ammetto che all'inizio il prodotto non aveva destato particolarmente il mio interesse: temevo avesse una consistenza eccessivamente "gellosa" (rifuggo la sensazione di pelle appiccicaticcia o che tira) e che non fosse abbastanza idratante per la mia pelle "mista" che, forse già lo sapete, presenta piccole impurità sottocutanee, punti neri, pori dilatati sulle guance e lieve untuosità nella zona T, ma tende anche a segnarsi facilmente e ad apparire leggermente disidratata in superficie. 
Galeotta fu la prova in bioprofumeria: dubbi sull'appiccicosità fugati e colpo di fulmine per la profumazione leggermente dolce e talcata. Cedetti. Se si fosse rivelata troppo leggera, avrei sempre potuto integrarla con un goccio di olio o siero; e poi mi serviva - ma per davvero - a riempire il vuoto lasciato dalla Crema Riequilibrante di Veeda Cosmetics.


25 settembre 2017

Autinnizzare la skincare estiva: come fare?

Chi dice che le mezze stagioni non esistono più, forse ha sottovalutato la questione dal punto di vista della skincare!


Scherzi a parte, i cambiamenti stagionali non sono il massimo per la pelle e settembre, che come marzo è un po' pazzo, porta con sé nuove e non di rado contraddittorie esigenze dermiche. Ma come, starete pensando, e ora che ci faccio con la crema estiva semi-intonsa?!
Calma, questo post nasce proprio con l'intento di salvare il salvabile - intendo soprattutto il portafoglio - e di provare ad aggiustare la beauty routine estiva per adattarla, con qualche accorgimento, ai bisogni sopraggiunti con l'abbassamento delle temperature.

A settembre la pelle è verosimilmente provata dal "rientro" - e non solo lei - appare tendenzialmente più secca, spenta e decisamente meno omogenea, sia in termini di grana che di colorito. D'altra parte, non può non prepararsi alle imminenti variazioni climatiche: proteggersi dai primi freddi, ma resistere anche alle ultime botte di caldo. In parole povere, bisogna gradualmente tornare a nutrire partendo da un boost di vitamine e antiossidanti, utili in questa fase di passaggio a riequilibrare la pelle e a restituirle luminosità e uniformità. Per fare questo non è necessario stravolgere l'intera routine, specialmente se - come me - non volete abbandonare la vostra crema attuale (sì, Cremagel alla malva di Biofficina, sto parlando di te! <3). Potrebbe bastare utilizzare in sinergia dei prodotti che già possedete, stratificandoli (per dirla come le asiatiche, facendo layering), mischiandoli tra loro (per esempio crema e siero) oppure potenziandoli con qualcosa tipo i vari Elisir de Le Erbe di Janas disponibili. Io ne ho provati due, Acidi della Frutta e Idratante Vitalizzante, e non sono affatto male, il problema è che sono un po' difficili da dosare. Io consiglio di fugare ogni dubbio seguendo le loro istruzioni, ovvero di aggiungere tutta la confezione (50 ml) ad un ingrediente puro come un olio o un'acqua floreale (max 200 ml).
MA. Se invece avete finito le scorte e volete acquistare qualcosa, alle porte dell'autunno ciò che suggerisco è di integrare la vostra routine puntando su prodotti come tonico, siero e/o maschera arricchiti di vitamine e antiossidanti. Il tonico è fondamentale anche nelle routine più minimal: serve a ristabilire il ph dopo la detersione (aka chiudere i pori!), a rinfrescare, lenire e idratare (leggermente) con il minimo sforzo. I sieri, tradizionalmente a base acquosa, contengono maggiori concentrazioni di attivi e solitamente servono a trattare in maniera più mirata e continuativa le possibili problematiche della pelle. Le maschere, invece, sono più dei trattamenti "d'urto", anche qui in risposta a varie problematiche, da effettuare 1-2 volte a settimana.

Venendo finalmente al dunque, ho pensato di mostrarvi non solo ciò che attualmente sto usando, ma di darvi anche qualche spunto su altri prodotti che potrebbero rivelarsi utili allo scopo.


25 agosto 2017

#What'sNOTinMyBeauty | cosa non ho portato in viaggio e mi è tremendamente mancato

Quest'anno evidentemente ero così stanca e bisognosa di ferie che il beauty da viaggio non è venuto fuori un granché. Non tanto perché avessi a disposizione pochi prodotti, quanto perché la mia selezione è stata evidentemente poco ragionata e a tratti abbastanza infelice. Al momento infatti la mia pelle non se la passa benissimo, la vedo disidratata ed anche particolarmente impura. Mi succede soprattutto quando aggredisco la pelle - in questo caso specifico con un detergente decisamente sbagliato - ma procediamo con ordine. 

Visto che su questo beauty da viaggio meglio stenderci un velo pietoso, e che uno dei motivi principali per cui sono contenta di essere rientrata a Milano è che ho potuto recuperare la mia skincare routine, ho deciso di parlarvi dei 3 prodotti che PIU' mi sono mancati in vacanza.
Si tratta di prodotti tutti relativamente recenti, uno - se avete letto i post precedenti - lo conoscete già. Che ne dite, partiamo?

#3 | Scrub corpo Alga&Sale - Organic Shop

Terzo posto per una delle new entry nel mio bagno. Gli scrub Organic Shop sono famosissimi nel web e ho capito perché: anche se non estremamente reperibili, sono economici, gradevoli da usare e mediamente efficaci. E con efficaci ricordiamo che: sì, lo scrub leviga la pelle del corpo rendendola più liscia e luminosa; no, lo scrub non può grattare via le imperfezioni, rimodellare le forme, farvi dimagrire o il caffè. Vedendo al sodo, questo scrub corpo - l'unico che in verità abbia mai provato - mi ha conquistata (nonostante sia un'antica sostenitrice del guantino). Il prodotto ha una bella consistenza soda e lavorabile, non cola e i granelli di sale hanno una consistenza tale da sentirsi ma non risultare aggressivi. Non secca, non è unto, si risciacqua con facilità e lascia la pelle morbida. In più ha un colore grigio-verde scuro, stupendo, e un profumo salmastro che mi ricorda vagamente il mare. Temevo sarebbe rimasto a marcire in bagno, ma credo lo finirò con piacere.



18 luglio 2017

[Review] Shampoo Antiforfora con estratto biologico di Salice - Phedea

Non recensisco facilmente prodotti per capelli, ancora meno gli shampoo. Avendo i capelli ricci, secchi e la cute perennemente desquamata, nel mio mondo ideale gli shampoo dovrebbero essere delicati sulle lunghezze, lenitivi sulla cute, ma anche ben pulenti (sia per i problemi della mia cute, che perché - lavando i capelli una massimo due volte a settimana - ho la necessità di rimuovere bene sporco e inquinamento). Nella realtà, che ve lo dico a fare, trovare prodotti simili a un prezzo contenuto è praticamente impossibile. 
Per questo, quando mi sono trovata davanti agli shampoo Phedea, ero abbastanza scettica. Immaginate invece la sorpresa di scoprire, tra gli scaffali della grande distribuzione, un prodotto tanto adatto alle mie esigenze da correre a ricomprarlo una volta finito. 
  
Ma procediamo con ordine.

Phedea è un marchio prodotto e distribuito da Pierpaoli, un'azienda da decenni (nasce nel 1939) attiva nel settore cosmetico/detergenza della casa e che dal 2008 si è progressivamente convertita a metodi di produzione più ecologici e sostenibili. Per farvi qualche esempio, fanno parte del gruppo altri marchi anche piuttosto noti come Ecosì, Anthyllis, Nebiolina ed Ekos. 
In particolare, Phedea dovrebbe essere una linea in esclusiva, o per lo meno nata, per Conad. Io però l'ho trovata da Lillapois, una catena che si occupa soprattutto di cura della casa e della persona e di cui parlo spessissimo. Perché? Perché ha un reparto green piuttosto fornito e in continua espansione, dove trovare marchi anche ricercati (vedi il recente arrivo di Organic Shop *-*). 

La linea Phedea, arricchita da vari estratti vegetali biologici, è attualmente composta da prodotti dedicati all'igiene di corpo e capelli
- 2 bagnodoccia (liquirizia e altea)
- 1 docciashampoo con ginseng
- 3 shampoo (lavaggi frequenti con ibisco, antiforfora al salice, capelli grassi al timo) 
- 1 balsamo per capelli con girasole 
- 1 detergente viso e mani alla rosa canina
- 1 detergente intimo con fiordaliso

Come da titolo, il prodotto che ho provato io è lo Shampoo Antiforfora al Salice.